sabato 6 giugno 2020

Studio per rivedere i valori limite di emissione degli inquinanti organici persistenti POP

Gli inquinanti organici persistenti (POP). I POP sono composti chimici tossici persistenti che si  propagano, anche a lunga distanza, nell'aria acqua e suolo.
Sono caratterizzati da elevata persistenza, tossicità e capacità di bioaccumulo. I dodici POP, denominati “la sporca dozzina”, identificati come prioritari dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) sono: ...  

aldrin, clordano, dicloro difenil tricloroetano (DDT), dieldrin, endrin, eptacloro, mirex, toxafene, esaclorofene e tre gruppi di composti, policlorobifenili (PCB), policlorodibenzodiossine (PCDD o più comunemente detta diossina), policlorodibenzofurani (PCDF).    

Avviato uno studio (QUI) per rivedere i valori limite per le emissioni di POP dai rifiuti disciplinati dal Regolamento UE 2019/1021 (QUI).
Il Regolamento UE 2019/1021 abroga il Regolamento 850/2004 al fine di aggiornare la disciplina  di tutelare la salute umana e l'ambiente dai POP vietando, eliminando gradualmente il prima possibile o limitando la fabbricazione, l'immissione in commercio e l'uso di sostanze soggette alla convenzione di Stoccolma (QUI) sugli inquinanti organici persistenti («convenzione») o al protocollo sugli inquinanti organici persistenti della convenzione del 1979 sull'inquinamento  atmosferico transfrontaliero a grande distanza («protocollo»), riducendo al minimo, in vista dell'eliminazione, ove possibile e in tempi brevi, il rilascio di tali sostanze ed istituendo disposizioni concernenti i rifiuti costituiti da tali sostanze o che le contengono o che ne sono contaminati.

L'obiettivo principale di questo studio è sostenere la DG Ambiente nella preparazione di una  valutazione d'impatto che accompagni una proposta legislativa per modificare gli allegati IV e V del regolamento sugli inquinanti organici persistenti (POP).
Lo studio comprende cinque attività interconnesse:
Compito 1: aggiornamento delle informazioni sui flussi di massa associati alle sostanze POP oggetto dello studio e loro presenza nei rifiuti;
Compito 2: valutare l'uso dei valori dei fattori di equivalenza tossici (TEF) (2005) dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per i bisfenili (PCB) diossina-simili (dl) e della loro robustezza rispetto a quelli derivati, per il dibenzo-policlorurato -dioxine (PCDD) e dibenzofurani policlorurati (PCDF) elencati nell'allegato IV;
Compito 3: indagine sui metodi di campionamento e analitici per difenil eteri polibromurati (PBDE), esabromociclododecano (HBCDD) e paraffine clorurate a catena corta (SCCP) nei rifiuti POP;
Compito 4: valutazione dell'impatto delle opzioni di limite di contenuto POP basso (LPCL) per ciascuna sostanza;
Compito 5: raccomandazioni e analisi delle incertezze.





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