Il Signor Bolongaro
intervistato dal Secolo XIX (vedi QUI), per
sua “grazia” e dopo anni di controversie sul progetto di Piazza Verdi, ci
dispensa il suo pensiero. Peccato che le sue interpretazioni rimuovano
parecchie questioni decisive.
Ho sempre pensato che il
progetto Buren Vannetti non fosse ne brutto ne bello ma semplicemente
totalmente in contrasto con la storia e l’immagine della Piazza, anche a
prescindere dai pini, soprattutto eccessivamente costoso per le casse comunali
e pubbliche in generale, in una città che richiedeva e richiede interventi di
riqualificazione urbana ben più rilevanti e importanti come dimostrano le
nostre periferie abbandonate da anni.
Ma queste sono mie
opinioni personali, invece come ho sempre detto e scritto in questa vicenda, nonostante
le accuse dei miei detrattori che però non hanno mai smentito nel merito questa
tesi, il vero problema del Progetto di Piazza Verdi non era e non è tanto o solo il progetto
in se ma anche e soprattutto le modalità in cui è stato pensato, istruito, approvato e realizzato.
È questo che il Signor
Bolongaro rimuove e questa rimozione è ancora più grave del progetto in se, perché
dimostra l’assenza in questo personaggio di una cultura amministrativa volta
prima di tutto all’interesse pubblico e non alla “sua” visione dell’arte e
della bellezza.
Vediamo cosa rimuove il
Signor Bolongaro, riportando prima in corsivo e grassetto e nel riquadro, le
domande e le sue risposte nella intervista al Secolo XIX