Una messe di dati confusi non sistematizzati che ci colpisce da anni, che non arriva mai ad una conclusione sui rischi alla salute dei cittadini e soprattutto che non viene mai utilizzata quando si tratta di autorizzare attività e impianti inquinanti, esistenti o meno: centrale enel, ampliamento porto spezia, rigassificatore di panigaglia, etc. etc.
SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE
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sabato 26 novembre 2016
Centrale Enel, fonti inquinanti, elezioni e gli "studi" del Comune di Spezia
Siamo vicini alle elezioni e arrivano i soliti studi sull’inquinamento a Spezia, in ritardo di anni, incompleti, e che continuano a rinviare gli aspetti di impatto sanitario delle diverse fonti inquinanti sui cittadini.
Una messe di dati confusi non sistematizzati che ci colpisce da anni, che non arriva mai ad una conclusione sui rischi alla salute dei cittadini e soprattutto che non viene mai utilizzata quando si tratta di autorizzare attività e impianti inquinanti, esistenti o meno: centrale enel, ampliamento porto spezia, rigassificatore di panigaglia, etc. etc.
Una messe di dati confusi non sistematizzati che ci colpisce da anni, che non arriva mai ad una conclusione sui rischi alla salute dei cittadini e soprattutto che non viene mai utilizzata quando si tratta di autorizzare attività e impianti inquinanti, esistenti o meno: centrale enel, ampliamento porto spezia, rigassificatore di panigaglia, etc. etc.
giovedì 24 novembre 2016
Piani emergenza industrie a rischio e consultazione cittadini: nuove norme
Lo
scorso 3 novembre è stato pubblicato in Gazzetta il nuovo regolamento (Decreto n. 200 del 29/9/2016 per il testo
vedi QUI) che disciplina le modalità con le quali il pubblico interessato deve
essere coinvolto nelle fasi di elaborazione del Piano di Emergenza Esterno (di
seguito PEE) per le industrie e attività soggette alla normativa Seveso III. Si
tratta della normativa sulla prevenzione, gestione dei rischi di incidenti
rilevanti che possano coinvolgere ampie fasce di popolazione.
La
Liguria come è noto è interessata da molti impianti Seveso: alla Spezia per
esempio il Rigassificatore di Panigaglia e la Centrale Enel. A Genova e Comuni
limitrofi sono molte le industrie Seveso e una di queste ha avuto recentemente
un importante incidente stiamo parlando della Iplom deposito e raffineria e stesso
discorso per Savona.
Un
discorso specifico è da fare per i porti di interesse nazionale come quelli di
Genova, Spezia e Savona per i quali nonostante le modifiche normative recenti
si può ancora pensare ad un Piano di Emergenza Portuale come ho spiegato QUI.
mercoledì 16 novembre 2016
Arpal: serve una profonda riforma non la demagogia giustizialista
Ieri sera in Consiglio
Comunale a Spezia è stata presentata una mozione da parte di un consigliere PD
con la quale si chiedeva sostanzialmente (al di dei soliti giri di parole
politichesi) il commissariamento del dipartimento spezzino dell’Arpal. Una
mozione demagogica volta solo a rimuovere le responsabilità di chi ha governato
Enti Locali e Regione in tutti questi anni.
giovedì 10 novembre 2016
Inchiesta Porto Spezia: noterelle su responsabilità politico amministrative
L’Inchiesta sulla Autorità
Portuale (di seguito AP)spezzina fa emergere un quadro inquietante anche solo
leggendo sui quotidiani locali le intercettazioni, per non parlare delle accuse
mosse dalla Procura nei confronti dei rappresentati principali di questo ente
pubblico così rilevante per la nostra città.
Ma non è mia intenzione
trattare in questo post l’inchiesta che sarà oggetto della azione della
magistratura. Mi interessa invece capire se la gestione “allegra” come sembra
emergere dalla inchiesta sia responsabilità di poche persone (gli imputati “eccellenti”)
o derivi anche da una incapacità del livello politico burocratico ed
imprenditoriale del settore a garantire una governance legittima e trasparente della
AP.
lunedì 7 novembre 2016
La Cassazione sui dragaggi a Spezia: considerazioni penali e politico-amministrative
La
Sentenza della Cassazione n.46170 del 3 novembre 2016 (per il testo integrale
vedi QUI) ha ribaltato la decisione
del Tribunale di Spezia che aveva dissequestrato il cantiere di dragaggio dei
moli Garibaldi e Fornelli.
La sentenza è
importante in due direzioni.
La prima locale visto
che sulla base di questa sentenza viene avvalorata la tesi della Procura del
Tribunale di Spezia e degli avvocati della Legambiente spezzina sul potenziale
danno ambientale al golfo dalla attività illecita di dragaggio.
La seconda nazionale in quanto per la prima volta dopo l’approvazione della introduzione
della legge sui nuovi delitti ambientali è stata fornita dalla Cassazione la
interpretazione sulle modalità di applicazione del delitto di inquinamento
ambientale (articolo 452-bis [1]
Codice Penale)
Ma già la stessa ordinanza
del riesame del Tribunale spezzino pur dissequestrando l’area di dragaggio
aveva riconosciuto: